Safranbolu

Sono ore che siamo in moto, destinazione Safranbolu… tappa lunga: da Istanbul saranno 500 km. Siamo stanchi, incomincia a fare buio, abbiamo preso una multa, mi ha punto un’altra vespa e Agata incomincia ad essere acidina. Dobbiamo trovare una sistemazione per la notte. Mi fermo ad un distributore a chiedere indicazioni: kaç kilometri? Sette? No, settanta.
Ci reimmettiamo sulla strada poco convinti e subito compare a fianco a me un’Africa Twin seguita da un KTM Adventure. Spagnoli. Mi accodo e mi lascio trascinare dolcemente, la stanchezza se ne va e torna l’entusiasmo: i 70 km scorrono via con come sfondo un tramonto tra le colline.
Le nostre tre moto ci portano in città in serata e tutto continua a girare per il meglio: veniamo accolti dal sindaco in persona che ci invita a dormire nella caserma dei pompieri!
La mattina una passeggiata nell’antico borgo di fabbri, panettieri e zafferano (andate nella bancarella di zafferano, il manifesto l’ha scritto Agata!) assieme ad Oscar e Nacho, i nostri nuovi compagni di strada; poi un rabbocco dell’olio, un’ingrassata alla catena, quattro chiacchiere tra motociclisti, due foto coi pompieri e via: destinazione Mar Nero… chissà dove dormiremo questa notte.

Thomas