Iniziano i nostri dubbi.
Il nostro visto scade fra 2 settimane e noi non vogliamo andarcene.
Non riusciamo a decidere il da farsi.
Ovviamente non cerchiamo di rimediare alla cosa in maniera razionale, ma semplicemente iniziamo a fare quello che mia mamma chiamerebbe cincischiare.We don’t know what to do.
Our visa expires in 2 weeks, but we don’t want to leave.
We are not able to decide what to do.
Obviously we don’t try to solve the situation in a rational way, we simply start to do what my mother would call cincischiare (Cincischiare means something like fiddle about, waisting time doing small useless things instead of the ones you are supposed to do..).
Passiamo altri 3 o 4 giorni a Passu, per poi tornare a Karimabad, prendere in affitto una stanza per una notte e fermarci invece una settimana.
La nostra attività giornaliera prevede il fare una gigantesca colazione con vista sul Rakaposhi e sulle montagne terrazzate della valle di Nagar che si apre proprio di fronte a noi.
Thomas dichiara di essere “il guardiano della valle” e di non potersi muovere dalla sua posizione. Dopo un po’ ritratta dicendo di essere soltanto “l’osservatore ufficiale della valle” che è un ruolo meno impegnativo.We spend other 3 or 4 days in Passu, then we go back to Karimabad where we rent a room for one night and we end up staying one week.
Our daily routine includes having a huge breakfast with a view over the Rakaposhi and the terraced mountains of Nagar Valley that opens right in front of us.
Thomas declares he is “the guardian of the valley” and that he cannot move from his position. After a while he takes back his words, saying that he actually is only “the observer of the valley” which is a less demanding role.
Prima dell’arrivo degli Inglesi, Hunza e Nagar erano due regni distinti e nemici, con tradizioni e lingue diverse. Essendo divise da un impetuoso fiume di origine glaciale le culture non si sono mai uniformate, pur rimanendo molto simili.
In entrambe le valli viene praticata un’agricoltura eco sostenibile completamente basata su metodi naturali.
I ripidi fianchi delle montagne sono stati terrazzati e sono stati creati canali che portano l’acqua e il verde in luoghi altrimenti deserti.
Questa è la stagione delle albicocche e noi, golosi, ci lanciamo nella degustazione delle varie specie autoctone di queste valli: albicocche di un arancione intenso, quasi rosso, dal sapore dolcissimo, albicocche bianche, un po’ più aspre ma più pregiate e le albicocche-bacca di Nagar dalla dimensione di grosse amarene che sono un’esplosione di gusto.Before the British, Hunza and Nagar were two separate and enemy reigns, with different traditions and languages. Being divided by a furious river with glacier origins the cultures never uniformed, yet remaining similar.
In both valleys it is practiced an eco sustainable agriculture completely based on natural methods. The steep sides of the mountains have been terraced and water channels have been created to bring water and green in places otherwise deserted.
This is apricot season and we start a taste tour of the various local species: bright orange apricots, almost red, amazingly sweet in taste, white apricots, a bit more sour but more valuable and Nagar’s berry-apricot as big as black cherry, that are an explosion of taste.
Nel nostro cincischiare ci spostiamo da una valle all’altra, percorrendole fino in fondo per poi tornare indietro. Passiamo 4 giorni a Hopar, in fondo alla valle di Nagar, nel punto in cui finisce la strada. Da lì ci si avventura solo a piedi attraversando un gigantesco ghiacciaio nero che rotola giù direttamente dalle montagne.
Ci andiamo sopra e mi fa paura. Siamo in mezzo a punte di ghiaccio ed enormi rocce che vengono trascinate a valle dalla forza ghiaccio. Mi sento minuscola e indifesa. Il freddo pungente mi fa pizzicare la punta del naso e intorno a me si sente il rumore di acqua che sgocciola e di ghiaccio che si rompe. Non mi sento in grado di affrontare un mostro di queste dimensioni.
Ci raccontano che è attraversando questo ghiacciaio che i primi musulmani sono arrivati in Pakistan dalla Persia, convertendo una popolazione che altrimenti era animista e buddista.While we decide what to do we move from one valley to the other, riding them until the end and then turning around driving back. We spend 4 days in Hopar, at the end of Nagar valley, where the road finishes inside a guest house. From there you can proceed only by walk crossing a huge black glacier that rolls down directly from the mountains.
We go on it and it scares me. We are surrounded by spikes of ice and huge rocks that are pulled down from the mountains by the power of the ice. I feel tiny and vulnerable. The biting cold makes my nose itchy and all around me I hear the sound of dripping water and cracking ice. I don’t think I’m able to face such a big monster.
We are told that it’s from this glacier that the first Muslims came to Pakistan from Persia, converting a population that otherwise was animist and Buddhist.
A Hoper abbiamo ancora una volta un forte desiderio di fermarci. A vivere intendo.
La valle è meno ripida di quella di Hunza ed è tutta coltivata. In ogni villaggio veniamo accolti da sguardi stupiti e sorrisi e tutti i bambini che incontriamo si uniscono a noi nelle nostre passeggiate fino a che ci ritroviamo a capitanare una squadra di bimbi vocianti.In Hoper we once again feel the desire to stay there. To live I mean.
The valley is less steep than Hunza‘s and it’s all cultivated. In every village we are welcomed by curious stares and similes and all the kids that we meet join us in our walks until the point where we find ourselves leading a gang of shouting kids.
In tutta la valle non esistono negozi di verdura, ogni famiglia ha il proprio appezzamento di terreno e un orto all’interno delle mura di casa. Quando chiediamo come fare per poterci cucinare, un uomo mi accompagna nel suo campo e mentre lui scava per dissotterrare delle patate, mi fa cenno di raccogliere fagiolini e foglie simili a spinaci.
Ogni sera, al tramonto, ci raduniamo con gli uomini del villaggio in un piccolo chay shop con vista sul ghiacciaio e veniamo iniziati ai passatempi della valle: una specie di giro dell’oca chiamato Larù a cui Thomas si rivela essere un campione e un gioco simile al biliardo in cui al posto che le palle vengono usate grosse pedine a forma di disco.In the all valley there are no vegetables shop, every family has is own plot of land and a orchard in the garden of the house. When we ask how can we do to find vegetables to cook, a man brings me to his field and while he digs for potatoes, I collect green beans and leafs similar to spinach.
Every evening, at sunset, we gather with the men of the village in a small chay shop with view over the glacier where they teach us how to play to the local games: a kind of “snakes and ladders” called Larù, of which Thomas turns out to be a champion, and a game similar to pool, but where instead of the balls, big disks are used.
Viene il brutto tempo: inizia a piovere e lì, a fianco al ghiacciaio, fa davvero freddo. I nostri sogni idilliaci di fermarci a vivere in una di queste valli si scontrano con la dura realtà: stà arrivando l’inverno e qua sull’Himalaya stà per venire il freddo quello vero, quello che noi non siamo pronti ad affrontare.The bad weather comes: it starts to rain and there, on the side of the glacier, it’s really cold. Our dreams of living in these valleys hits agaist reality: winter is coming and there in the Himalaya it’s coming the real cold, the one we are not ready to deal with.
Scendiamo a Gilgit dove cincischiamo per giorni ad accarezzare Gulebi, il gatto arancione di Abdul, il padrone della guest house dove stiamo. Facciamo piani di arrivare a Islamabad prima della scadenza del visto, ma non prima di aver concluso il nostro giro delle Northern Areas passando per Skardu e Deosai Plains. Ho come l’impressione che, tanto per cambiare, questo visto ci starà un po’ stretto…We go down to Gilgit where we spend days petting Gulebi, the orange cat of Abdul, the owner of the Guest House where we stay. We make plans of arriving to Islamabad before the end of the visa, but not before finishing our tour of the Northern Areas going trough Skardu and Deosai Plains. I have a feeling that, to make a difference, our visa will turn out to be too tight.