Dopo 2 mesi di stanzialità non potevamo non cogliere al volo un’occasione di movimento.
Zomo propone una gita di lavoro sul confine Siriano a fare le foto ai carri armati che puntano in qua. Vorrai mica rifiutare?!
Calcolando che in 3 in moto non ci si stà, Serena l’abbiamo lasciata IN casa e noi, 4 ore di pullman, più code e check-in, più 1 ora di aereo, ci ritroviamo ad Adana.
Comitato di accoglienza a 5 stelle: Zomo che ha perso il cappello, ma ha ritrovato la valigia, l’affittamacchine che ha tutta l’aria di uno che normalmente affitta donne e solo per oggi ha cambiato mestiere, ma soprattutto ad aspettarci c’è l’Ufficio Mobile: per questo viaggio nel viaggio per questioni pratico-logistiche ci è sembrato conveniente affittare una macchina.
Dopo complicatissimi calcoli da ingegnere Thomas ha decretato che “Diesel è bello” e quindi eccoci qui con uno sgarruppatissimo Ford Connect argento, già bozzato e con il parabrezza crepato. Il pappone (ops, affittamacchine) non vuole compilare il modulo con le “x” segnala-bozze al posto giusto, alla fine le mette e le fa così grandi che se anche gliela riportiassimo con il cofano sfasciato non potrebbe dire niente. (Nota mentale: Se al confine ci sparano contro e dobbiamo scappare, facciamoci sparare sul cofano, scappiamo in retro…).
-> Livello 0: Babbo Natale
La prima missione che comporta questo “viaggio nel viaggio” consiste nel convincere Babbo Natale a portarci il regalo che vogliamo, quando vogliamo e per di più in un paese musulmano.
L’approccio canonico (ovvero contattare via letterina Babbo Natale) è fallito.
Abbiamo quindi ripiegato sull’approccio fai-da-te: abbiamo contattato il nostro Babbo Natale personale che è stato molto più efficiente e affidabile di quell’altro (stupido ciccione alcolizzato…).
Ecco i bimbi che scartano i regali:
[ Leggi il seguito >> Il Viaggio nel Viaggio: 0-1000km ]
Un ringraziamento speciale a Zomo AKA Babbo Natale per averci portato 15 kg (che poi forse erano 17..) di regali e ai Piccoli Aiutanti di Babbo Natale che hanno confezionato il pacco, che in questo caso elfi non sono bensì i genitori di Thomas.