Ogni buon viaggiatore dovrebbe sempre informarsi sulle caratteristiche del paese che stà per visitare.Every good traveler should always inform himself over the features of the country that is about to visit.
In questo modo ad esempio, abbiamo scoperto che in Iran i bancomat e le carte di credito occidentali non funzionano (a causa dell’embargo imposto dagli USA) e che quindi bisogna portarsi tutti i soldi necessari per il soggiorno in contanti. Se, allo stesso modo, ci fossimo informati meglio sull’Armenia prima di entrarci avremmo scoperto che è uno stupido altopiano di altezza compresa fra i 1000 e i 2500 metri sul livello del mare e che a maggio fa un freddo porco, tanto che ci sono ancora abbondanti chiazze di neve qua e la!
Ovviamente noi tutto questo non lo sapevamo e quindi ci siamo stupiti che al confine con la Georgia facesse così freddo, ci siamo stupiti ancora di più di trovare della neve sul ciglio della strada e quasi ci siamo infastiditi quando, al villaggio in cui abbiamo chiesto se potevamo piantare la tenda lì nei dintorni, quasi ci hanno preso per matti e ci hanno detto “No, no, dormite in casa nostra!”.
Beh, quella sera, mentre Thomas beveva Vodka di importazione russa con gli uomini e io mi subivo ore di video di matrimoni con le donne, ha piovuto e grandinato, faceva freddo persino in casa e per andare in bagno (esterno) era tutto un fango… poi abbiamo fatto un giro sulla Wikipedia alla voce Armenia e tutto si è fatto più chiaro!In this way, as an example, we discovered that in Iran the western credit cards and bancomat don’t work (due to the embargo imposed from the USA) and that for this reason you need to carry with you in cash all the money that you’ll need for the all duration of your staying. If, at the same way, we searched a little bit more about Armenia before entering it, we would have discovered that is a stupid plateau and that its height ranges between 1000 and 2500 meters on the sea level, and that in may is freezing cold, so much that there is still plenty of snow hiter and yon!
Obviously we didn’t know all this, so we were quite astonished that at the border with Georgia it was so cold, we were even more surprised to find snow on the side of the road and we were really disappointed when, at the village where we asked if we could set our tent in the surroundings, they almost thought we were crazy and told us “No, no, you sleep inside our house!”.
Well, that night, while Thomas was drinking Russian imported vodka with the men and I underwent hours of wedding videos with the women, it rained and hailed, it was very cold even inside the house and to go to the toilet (outside) it was all mud… later on we searched up the entry Armenia on the Wikipedia and everything became clear!
L’Armenia è Verde, con la V maiuscola non per caso. Nel nord dell’Armenia ci sono distese sconfinate di prati Verdi che poi, scendendo verso sud, diventano Verdi colline infinite. Se solo non fosse stato così freddo penso saremmo impazziti di gioia nel campeggiare qua e là in mezzo al niente e invece ci toccava rintanarci in casa brontolando.Armenia is Green, with the capital G not by accident. In the north of Armenia there are boundless stretch of Green meadows that after, going down south, become Green never ending hills. If only the weather was more hot I think we would have went crazy of joy camping here and there in the middle of nothing, but instead we had to shut ourselves up inside houses, grumbling.
La principale attrazione dell’Armenia sono i monasteri e le chiese, ce ne sono dappertutto e molti di questi così antichi che l’erba cresce rigogliosa sui tetti. Noi ne abbiamo visitato un certo qual numero e abbiamo deciso che il nostro monsatero preferito in assoluto è quello di Nouravank in cui siamo arrivati per caso prendendo una svolta a destra che si inflava in un canyon, arrivando giusto in tempo per un tramonto spettacolare che ci siam goduti soli solettiThe main touristic attraction in Armenia are churches and monasteries, they are everywhere and many of them are so ancient that grass grows flourishing on their roofs. We visited a certain number of them and our absolute favorite is the one of Nouravank where we went perchance arriving just in time for an impressive sunset that we enjoyed all alone [video].
Andando via ancora estasiati, senza aver ben chiaro dove avremmo dormito, abbiamo incontrato un vecchiettino tanto simpatico quanto scatarrante che ci ha suggerito un posto tenda fantastico con vista monastero! Da lì il mattino seguente abbiamo osservato ben 6 pullman turistici arrampicarsi su per la stretta stradina mentre noi ridacchiavamo sotto i baffi pensando al nostro tramonto in solitaria…Going away still enthusiastic, without knowing where we were going to sleep, we met a old man as nice as rheumy that suggested us a wonderful place where to put the tend with a perfect view of Nouravank! From there the next morning we saw more than 6 bus climbing up on the narrow road while we were laughing up ours sleeves remembering our private sunset…
Ma la nostra migliore avventura Armena è stata la “Missione Hedgehog” (hedgehog = riccio). A Yerevan abbiamo incontrato Ardalan, un ragazzo iraniano che ci ha raccontato di esser capitato in un mercato di animali in cui in una gabbia, in pessime condizioni tenevano un porcospino. Dopo che il venditore gli ha consigliato di comprarlo in quanto le sue carni sono deliziose (??!!) per pietà e sdegno l’ha comprato e se l’è tenuto per tutto l’inverno nella sua stanzetta già condivisa con un cane e un gatto persiano. Pare che per tutto l’inverno il riccio abbia fatto la palla e se ne sia stato buono buono in letargo, ma con l’inizio della primavera ogni notte si agitava qua e là per la cameretta terrorizzando gatto e cane. Non sapendo bene come gestire la situazione ci ha chiesto se potevamo fargli il favore di liberarlo in una zona verdeggiante con un fiumetto. Visto che le zone che corrispondono a questa descrizione non mancano ce la siamo sentita di portare a termine questa missione e così questo è il video della liberazione del riccio Zu-zu.But our best Armenian adventure was the “Hedgehog Mission”. In Yerevan we met Ardalan, an Iranian guy who told us that he ended up to an animal market where in a cage, in very bad conditions, there was an hedgehog. After that the seller suggested him to buy it because its meat is delicious (???!!) for pity and contempt he bought it and kept it for the all winter in his small dormitory room already shared with one dog and a Persian cat. For the all winter the hedgehog rolled up in a ball sleeping most of the time, but with the spring coming every night was restlessy going around the room terrifying the dog and the cat. He didn’t know how to manage the situation so he asked us if we could make him the favour to set the hedgehog free in a nice place with a small river. Considered that in Armenia palaces that correspond to this description are more than available we decided we could complete this mission and so this is the video of the freedom of Zu-zu the hedgehog.