In Iran di turisti ce ne sono, ma a meno che non viaggiate anche voi con i pacchetti super-organizzati full-optional tour-de-force, non ne incontrerete (ma immagino che la Lonely Planet siano un buon punto di ritrovo). Noi, eccetto un paio di sporadici occidentali, abbiamo scoperto dove erano tutti i turisti quando, per il baccano, usciamo dalla nostra tenda piantata nel giardino della scuola di un mini paesino di argilla in mezzo al deserto per vedere 3 autobus VIP carichi di bianchicci occidentali, in pantaloncini e reflex, inondare le viette del villaggio.
Per informazioni specifiche per MOTOCICLISTI cliccate qui [ IN MOTO: Iran ].
Moneta locale
La prima raccomandazione fondamentale è che in Iran, a causa dell’embargo USA, bancomat e carta di credito non funzionano: dovrete avere contanti sufficienti per tutta la durata della vostra permanenza!
Se cercate le quotazioni su internet troverete che 1 euro vale circa 15000 Rial iraniani (maggio 2012): ebbene, sappiate che questo cambio svantaggioso è quello che avrete fuori dal territorio iraniano (sempre a causa del suddetto embargo, suppongo), mentre in loco per 1 euro vi daranno almeno 20000 Rial. Il messaggio è: entrate con una quantità sufficiente di Euro (o i Dollari americani) e cercate di NON portare fuori dall’Iran alcuna valuta locale, difficilmente riuscirete a cambiarla.
Sempre riguardo al Rial iraniano… ecco, il Rial non esiste, lo troverete solo nelle quotazioni degli uffici di exchange; nella vita quotidiana si usa il Toman: 1 Toman = 10 Rial. É molto semplice: quando dicono o scrivono un prezzo tolgono uno zero. Quindi se il prezzo che vi dicono è 1000 (Toman) dovete dargli la banconota da 10000 (Rial). Niente paura, non vi stanno fregando!
La cosa non è così stupida se pensate che se cambiate 100 euro vi trovate nel portafoglio oltre 2 milioni di Rial. Dunque siate pronti ad avere il portafoglio strabordante, dato che il taglio più grande di banconota è 100 mila Rial (5 euro). In realtà esiste anche la banconota da 500 mila Rial, ma è una cosa particolare: loro la chiamano “cheque” e ha sempre stampato sopra il timbro della banca emettitrice. Mentre pagare con un cheque non è un problema, farselo cambiare ad un exchange si: vale di meno. Procuratevi solo i cheques che spenderete. Se come già detto cambiare i Rial fuori dall’Iran è un furto, cambiare i cheques è praticamente regalarli!
Abbigliamento
In Iran vige una regolamentazione molto severa, non solo per le donne.
PER LE DONNE: le uniche parte del corpo che si possono mostrare sono mani, piedi e viso, dunque obbligatorio vestirsi in lungo e con il velo che copra i capelli. Nelle città vedrete le ragazze portare il velo praticamente sulla nuca, mentre le donne più integraliste saranno rigorosamente in nero e avranno sempre una mano impegnata a coprirsi col velo più viso possibile.
- Non basta avere il velo: come quel gruppo di Giapponesi che abbiamo incontrato (che non dovevano aver capito troppo bene la cosa)… avevano si un fazzoletto in testa, ma erano in canottiera!
- Non basta coprire la pelle: non potrete avere la minigonna anche se sopra dei “leggings” attillati, dovrete vestire formali.
- Il velo sceglietelo bene: grande abbastanza da coprirvi i capelli ma che faccia traspirare in caso di caldo.
- Evitate le T-shirt: sono troppo corte e quando vi muovete potreste lasciar trapelare pericolosi centimetri di pelle… procuratevi un Manto nel primo mercato locale (vestito fino al ginocchio a maniche lunghe) da portare sopra i pantaloni.
Se volete leggere le prime impressioni a caldo di Agata cliccate qui [ link ].
PER GLI UOMINI: è tutto molto più semplice, vietati i pantaloncini e la canottiera. Per i più rigorosi vietate anche le maniche corte.
Comunque le tradizioni locali sono molto più varie di quanto si possa pensare: ad Abyaneh, nel deserto, le donne indossavano coloratissimi veli fioriti [ link ], mentre al sud (Bandar-Abbas), le donne in abito tradizionale sono vestite di chiaro e indossano una maschera nera, come quelle di Venezia per intenderci!
Comunicare
L’Iran è stato il paese dove più abbiamo fatto ricorso al linguaggio dei gesti… fuori dal circuito del turismo internazionale l’inglese proprio non funziona! Eccetto gli intellettuali e gli studenti universitari (che riconoscerete facilmente dall’abbigliamento: T-shirt e scarpe da ginnastica invece di camicia rosa sberluccicante e scarpe a punta), l’Iraniano medio le uniche parole che conosce di inglese sono “Elloauariù”, ricambiate, ma non sperate in una conversazione…
Dunque fate attenzione alla gestualità, che cambia di cultura in cultura: per esempio qui il pollice alzato equivale al gesto del dito medio! E non dimenticatevi che, come in tutti i paesi del medioriente, è buona educazione stringere la mano, non dico sempre, ma quasi. Escluse ovviamente le donne (eccetto all’interno di una casa dove le regole sono decise di fatto dal padrone di casa).
Dormire
Hotel – Noi avremmo dormito in albergo solo un paio di volte e grazie al nostro spirito di adattamento e alla contrattazione non abbiamo mai speso più di 10 €. Fuori dalle grandi città per trovarli dovrete chiedere indicazioni ai locali, inutile cercare l’insegna.
Se non dite che siete sposati avrete solo camere separate!
Camping – La tecnica di viaggiare usata da molte famiglie iraniane è il free-camping fatto nei parchi attrezzati delle città; dunque se avete la tenda portatela, sarà un’esperienza molto più vera! [ link ]
Ma noi abbiamo quasi sempre approfittato di Couchsurfing.org e goduto così della meravigliosa ospitalità persiana!
Mangiare
L’Iran non è esattamente il paradiso dei vegetariani: come ogni paese musulmano il piatto principale, che viene servito in presenza di ospiti, è la carne.
Il nostro piatto preferito è stato l’ab-goosht, una zuppa di carne e verdure con un pestello in dotazione per ottenere da soli la consistenza desiderata.
Il cibo da strada è basato quasi esclusivamente sulla carne: preparatevi quindi a grandi abbuffate di spiedini di kebab! L’alternativa erano i pic-nic, i tipici ingredienti erano lavash (una sottile piadina), formaggio, pomodori e cetrioli.
Ma i migliori piatti in assoluto sono stati quelle cucinati dalla padrona di casa delle varie famiglie che ci hanno ospitato. Da non dimenticare le grandi bevute di tè e scorpacciate di datteri.
Visitare
I musei e tutti i siti storico-culturali costano una cifra irrisoria (centesimi di euro): approfittatene!
Raccomandazioni
Per le coppie: vi semplificherete la vita se direte a tutti che siete sposati. E non intendo solo agli integralisti, dato che anche i giovani più moderni si sposano mediamente intorno ai 20 anni con matrimoni combinati: non sconvolgetegli l’esistenza o verrete sommersi da molte domande… Io ad Agata avevo anche comperato un anello-patacca in un grande magazzino in Turchia. Ovviamente, non baciatevi in pubblico – anzi – se non siete sposati o parenti stretti non potete proprio toccarvi.
Se vogliamo allungare la lista delle cose illegali in Iran, ma comuni nei paesi occidentali, possiamo citare: avere un tatuaggio, avere un piercing, avere la parabola per la TV satellitare, visistare la maggior parte dei siti internet (facebook, youtube, ecc.), avere una moto sopra i 200cc e bere qualunque tipo di alcolico… Io e Agata praticamente infrangevamo parecchie leggi solo con la nostra esistenza. Tuttavia la lista è troppo lunga anche per gli Iraniani: parabole, facebook e alcool nelle città sono all’ordine del giorno.
Una curiosità: oltre a proibire satellite e internet, come fa il governo iraniano a proteggere il proprio popolo dai facili costumi occidentali durante, per esempio, una partita di calcio in diretta? Semplice: la trasmette con un ritardo di 5 secondi, così se allo stadio viene inquadrata qualche ragazza che esulta con troppo entusiasmo… -TAC- scatta la censura in tempo reale!
Un’ultima considerazione, che ha tuttavia molto caratterizzato la nostra permanenza in Iran. Viaggiare al di fuori dei tour organizzati potrebbe diventare fastidioso: verrete spesso notati e trattati come un fenomeno da baraccone. A volte ci sentivamo Brad Pitt e Angelina Jolie… e non era assolutamente gradevole.
CELLULARE: potrete comprare una sim iraniana in tutti gli uffici postali, ma fatelo in una grande città, sarà più semplice far fronte ai piccoli ostacoli burocratici (il modulo che devono compilare per potervi concedere la sim sono pensati solo per residenti iraniani… il ragazzo allo sportello è andato nel panico e ha dovuto fare veramente tante telefonate prima di venirne fuori). Basta la copia del passaporto, una foto e – ovviamente – l’impronta digitale!
In Iran there are tourists, but unless you also travel with the super-organized full-optional tour-de-force package, you will not meet them (but I guess that the hotels suggested in the Lonely Planet are a good meeting point). Except for sporadic foreigners, we didn’t find out where all the tourist were hiding until when, called from the noise, we crawled out of our tent, set in the middle of the garden of the school of a tiny clay village in the midst of the desert, and we assisted to the flood of the narrow pink streets of the village by a party of glowing white westerner coming out from 3 VIP buses with their reflexs .
For information for BIKERS click here [ ON THE BIKE: Iran ].
Local Currency
The first important basic advice is that in Iran, due to the embargo from the USA, ATM and credit card don’t work: you need to have enough cash for all the duration of your staying!
If you look the quotations in internet you will find that 1 Euro is worth around 15000 Iranian Rial (may 2012): well, it’s good to know that such unfavorable rate is the one that you’ll have outside of the Iranian territory (I guess due to the embargo), while on site for 1 Euro you will get at least 20000 Rial. The message is: enter the country with a sufficient amount of Euro (or American Dollars) and try NOT to bring out of Iran any local currency, it will be hard to exchange it.
More about the Iranian Rial…. well, the Rial doesn’t exist, you will find it only in the quotation of the exchange offices; in the daily life the currency is the Toman: 1 Toman = 10 Rials. It’s simpler than what it looks: whenever they say or write a price, they take away one zero. So if they tell you a price like 1000 (Toman) you will have to give them a 10000 (Rial) note. Don’t worry they are not cheating you!
The thing is not so stupid if you think that if you exchange 100 Euro you will find inside your wallet more than 2 milions Rials. So be ready to have an exploding wallet, considering that the biggest bill is the 100 thousand Rials (5 Euro). Actually the 500 thousand Rials note exists, but it’s something special: they call it “cheque” and there is always the stamp of the issuing Bank on it. While paying with a cheque is not a problem, trying to exchange it could be frustrating: nobody will give you a fair rate. Get only the cheques that you will spend. If, as I said, changing Rials outside of Iran is a robbery, changing cheques is basically giving them away for free!
Clothing
In Iran there is a very strict regulation, not only for women, called Hijab.
FOR WOMEN: the only parts of the body that can be shown are hands, feet and face, so it’s compulsory to dress long and to wear a scarf that covers your hair. In the cities you will see girls wearing the scarf almost on the nape, while the most conservative women will rigorously dress black and will have one of their hand busy in covering with the scarf the most of the face as possible.
- Having the scarf is not enough: like that group of Japaneses women that we met (they probably didn’t understand the all thing too well).. they, yes, had an handkerchief on their head, but they were wearing tank tops!
- Covering your skin is not enough: you cannot wear a miniskirt even if on top of skin-thight leggins, you must dress formal.
- Choose the scarf carefully: big enough to cover your hair, but that let’s you breath in the hot weather.
- Avoid T-shirts: they are too short and when you move you could let reveal dangerous centimeters of skin… find yourself one Manto in the first local market (dress until the knee with long sleeves) to be worn over the pants.
If you want to read Agata’s first impressions, click here [ link ].
FOR MEN: everything is much more easy, shorts and vests are not allowed. For the most strict even short sleeves are forbidden.
Anyway the local traditions are much more variegated that what one thinks: in Abyaneh, in the desert, women were dressing colorful floral scarfs [ link ], while in the South (Bandar-Abbas), the women in the traditional clothes are dressed with light colors and wear a black mask, like the Venice’s masks, to help you understand.
Communicate
Iran is the country where we used the most the sign language… outside of the international tourism circuit English doesn’t work at all! Beside intellectuals and university students (that you could easily recognize from their clothes: T-shirt and snickers as opposed to pink dress shirt and tapered shoes), in case of the average Iranian, the only words he will know in English are “Hellohowareyou”; reply, but don’t expect a conversation…
Therefore pay attention to gestures, that change from culture to culture: for example, here the thumb up is equivalent to the giving middle finger! And don’t forget that, like in all the middle east countries, it is good manner to shake hands, I’m not saying always, but most of the time. Excluding women obviously (beside inside the house where rules are established by the owner of the house).
Sleep
Hotel – We slept in hotels only a couple of nights and thanks to our ability to adapt and our bargaining skills we never spent more than 10 €. Outside of the major cities, to find them you will have to ask information to the locals, it’s pointless to look for signs.
If you don’t say that you are married you will have only separate rooms!
Camping – The technique that many Iranian families use to travel is the free-camping in the parks of the cities, often equipped with camping facilities; so if you have the tent bring it with you, it will be a much more true experience! [ link ]
We have almost always took advantage of Couchsurfing.org and appreciated the amazing Persian hospitality!
Eating
Iran is not exactely the vegetarian paradise: like any other Muslim country the main dish, that is served when there are guests, is meat.
Our favourite dish was ab-goosht, a soup of meat and vegetables that comes equipped with a pestle, so that you can obtain alone the desired consistency.
The street food is based almost exclusively on meat: get ready then for big kebab skewers feast! The alternative is pic-nic, the typical ingredients are lavash (a thin flat unleavened bread), cheese, tomatoes and cucumbers.
But the absolute best dishes are the ones that were cooked from the house wife in the houses of all the various families that hosted us. And not to be forgotten the guzzles of tea and the binges of dates.
Sight Seeing
Museums and all the cultural and historical sites costs a ridiculous amount (cents of Euro): take advantage of it!
Advices
For couples: you will make your life easier if you tell everybody that you are married. And I don’t mean only to the integralists, because even modern youths get generally married around 20 years old with arranged marriages: don’t mess up their existence or you will be submerged by many questions… I bought to Agata a cheap ring in a mall in Turkey. No need to say it, don’t kiss in public, actually if you are not married or close siblings you shouldn’t touch each other at all.
If you want to make longer the list of things that are illegal in Iran, but that are common in the western countries, we could mention: having a tattoo, having a piercing, having the satellite TV, browsing most of the internet websites (facebook, youtube, etc…), having a motorbike above 200cc and drinking any kind of alchoolic beverage… Agata and I were basically braking quite a few law just by existing, Nevertheless the list is too long even for Iranians: satellite dish, facebook and alchool are on the agenda in the cities.
A curiosity: beside prohibiting satellite and internet, how does the Iranian government do to protect it’s people from the easy decorum of the western countries during, for example, a soccer game in real-time? Easy: they simply broadcast with a 5 seconds delay, so that if at the stadium a girl that is exhutating with too much enthusiasm gets framed up -ZACK- springs into action the real-time censorship!
A last consideration, that nevertheless characterized a lot our staying in Iran. Traveling outside of the organized tours could be annoying: you will attract a lot of attention and often will be treated as a sideshow freak. Often we were feeling like Brad Pitt and Angelina Jolie… and it’s not pleasant at all.
CELLPHONE: you will be able to buy an Iranian SIM in all the post offices, but it’s better to do it in a big city, it will be much more easy to deal with the small bureaucratic obstacles (the form that they have to fill in in order to give you the SIM it’s toughed only for Iranian residents… the boy at the counter panicked and he had to do really a lot of phone calls before managing to give me the SIM). You will need only a copy of the passport, a picture and – obviously – your finger print!