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La mia prima immersione

Il giorno di Halloween ho provato per la prima volta a immergermi.
L’impressione di star volando era troppo forte. Così forte che non potevo non pensare di stare o sognando o viaggiando.
La presenza di Mehmet che mi teneva la mano mi dava la certezza che era tutto vero e soprattutto la tranquillità necessaria per farmi continuare a pensare “Stò respirando sott’acqua e va tutto bene”.
La sensazione era quella di star vivendo qualcosa di mistico. Per quella mezz’ora Mehmet è stato il mio sciamano che prendendomi per mano, mi stava accompagnando alla scoperta di un mondo nuovo. Non mi aspettavo davvero di vedere l’Uroboro sorgere dagli abissi, ma vedere i raggi del sole bucare la superfice e rimanere sospesi nell’acqua, quasi solidi e tangibili fa comunque il suo effetto.
Dovrei fare un paio di telefonate, dovrei dirlo a un paio di persone: l’esperienza psichedelica definitiva è sott’acqua!

E poi la tartaruga (Caretta caretta). Il mio oroscopo lo diceva che sarei stata fortunata. “Travestimento consigliato per Halloween: la persona più fortunata che sia mai vissuta”. Boia l’ho fatto davvero.
La prima impressione è stata quella di essermi fatta una dose di calma+. Il silenzio, il blu dappertutto, i pesci che se ne strafregavano di me. Ingenuamente pensavo che in qualche modo i pesci si sarebbero dovuti interessare a me; che ne so, scappando terrorizzati o mordicchiandomi o soffiandomi come farebbe un gatto spaventato rintanato in un angolo. E invece no. Niente. Mai pesce fu più disinterressato della mia presenza. Si rincorrevano, giocavano, mangiavano, passeggiavano, un pò stile “La Sirenetta” di Walt Disney, ma senza i canti e i balli.
E io un pò me lo chiedevo: “cosa si fa lì sotto per tutto quel tempo?” Si gioca. Gioco con gli anemoni che si ritraggono al mio passaggio, faccio le capriole che la testa per terra non puoi batterla neanche se vuoi, inseguo un pesce perchè uno così colorato come quello non l’avevo mai visto e poi il tempo è finito. E’ già ora di tornare di sopra.
Quando sono uscita dall’acqua l’emozione era così forte che non sapevo se ridere o piangere. Dopo la prima immersione c’è stata anche una seconda e una terza e tutte quelle necessarie a prendere il brevetto Open Water. Sarà per la tartaruga, sarà per l’emozione della novità, ma la prima volta non si scorda mai.

I video fatti da Oray. Io ovviamente sono quella che non ha la più pallida idea di cosa dovrebbe fare…

Tartaruga golosa. Alza sassi in cerca di cibo. Pesce Pilota pigrone. Si fa portare in giro in qua e in là.

Noi ci siamo immersi con i ragazzi di Subaqua. Davvero in gamba. Fortemente consigliati.

Agatik

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