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Can Mocamp

E infine è arrivato il meritato riposo…
Qui a Kaş abbiamo trovato ospitalità gratis per tutto l’inverno al Can Mocamp, un piccolo e grazioso campeggio senza clienti, assolutamente anarchico.

Se ripenso alla sequenza di eventi che ci ha condotto qui rivedo un fugace cartello stradale con scritto “Adana” a sinistra e “Antalya” a destra. Venivamo dal freddo della Cappadocia e cercavamo il mare, la scelta di Antalya (e dunque Kaş) è stata puramente fortuita.
E’ stata anche una scelta fortunata? Non saprei… I bivi del destino mi incuriosiscono sempre. Se fossimo andati ad Adana? Chissà… La scelta è stata completamente nelle nostre mani, e ora questo è il nostro presente; bastava una sbandata a sinistra per un istante e il nostro presente sarebbe stato a quasi 1000km da qui. Ma c’è una cosa di cui sono sicuro, qualunque scelta avessimo fatto, ci sarebbe andata benissimo comunque!

Gli abitanti del Can Mocamp:

Linus. Biondo svedese 24enne, è qui da marzo(!). Passa le sue giornate alternando le seguenti attività: dormire, guardare film, camminare chilometri sotto il sole indossando il berretto di lana (ma a petto nudo), mangiare un pappone di pollo+uova+funghi (suo unico nutrimento), andare in palestra, bere milkshake di nescafe (8 al giorno), e picconare la terra. Ah, c’è chi dice che una volta sia andato anche in spiaggia! E’ tanto strano quanto in gamba.

Regis. Francese 37enne. Ha mollato un lavoro da 10000 euro al mese e ora ha un unico obiettivo: diventare diving master. E’ l’unico ospite pagante e assolutamente il nostro preferito. Quando ha saputo del nostro viaggio ha preparato una prospetto excel con una stima dei costi per cimentarsi anche lui nell’impresa: ha allocato 60000 euro per un camper… decisamente un altro stile, Regis! : )

Can (pronuncia: “Gian”). Paffuto e pigro proprietario del campeggio. Ha eroicamente rifiutato di venderlo a ricchi speculatori per 1 milione di euro, e ora non sa come pagare le bollette. La miglior interpretazione l’ha data Linus: “…because he’s a rebel. And this is his castle!” E’ molto generoso e disponibile, ma l’unica cosa in cui mette davvero impegno sono le immersioni subacquee.

Inoltre vivono temporaneamente qua alcuni amici di Can:
Arzu, istruttrice di sub, vuole mettere da parte soldi per andare in Thailandia (come tutti, qua a Kaş…). Nadin, ha due vite com i supereroi: di giorno lavora gironzolando con il suo quad scassato (ma che lavoro faccia di preciso non lo ha mai capito nessuno), di notte si sbronza e ride. Mehmet, subacqueo pure lui, parla poco ma è veramente adorabile.

Nel video qui sotto vi presento il campeggio. E’ inoltre una inconfutabile testimonianza che ho iniziato a svegliarmi presto, a volte anche prima dell’alba!

Thomas

2 Comments

  1. J ai vu que vous etiez en panne a dubai.
    Tout se passe bien pour vous dans ce beau pays.

    Bon courage

    visto che eri giù in dubai.
    Tutto va bene per voi in questo bellissimo paese.?

    buona fortuna

  2. Everything fine, thank you!
    And sorry for the embarassing delay but… we are much more good in travelling than in blogging!

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